Recensione Matteo Marcheschi, Storie naturali delle rovine. Oggetti e forme del tempo nella Francia dei philosophes (1755-1812), Carocci 2023.
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Il libro di Matteo Marcheschi, uscito per Carocci nel 2023, presenta un titolo già di per sé anticipatorio dei molteplici percorsi che in esso si annodano: le storie naturali, al plurale, sono le numerose e diverse storie della terra che l’autore ricostruisce indagando una categoria particolarmente significativa per la riflessione sul tempo nell’età dei philosophes, quella di rovina. Se la rovina costituisce il baricentro della riflessione di Marcheschi è perché essa conosce un’attenzione inedita a partire dalla metà del Settecento, momento in cui diventa un «osservatorio privilegiato sul tempo e le sue strutture» (p. 15) e sulle idee di temporalità che i pensatori settecenteschi sviluppano. Caratteristica peculiare della rovina è, infatti, la sua natura polisemica: come traspare dalla ricostruzione dell’autore, non solo essa si dice in molti modi, poiché esistono rovine umane e naturali e queste categorie sono al loro interno differenziate, ma anche perché la rovina “parla” in molteplici modi, veicolando numerose informazioni.
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