«Sù sù… Giù giù». Spazialità verticale nella poesia di Andrea Zanzotto e Amelia Rosselli
Description
Nella cultura occidentale leggere comporta avviare un movimento direzionato percorrendo una serie di righe, ciascuna progressivamente da sinistra a destra. Oltre a codificare lo svolgersi della lingua il testo scritto è però nel suo concreto anche un’immagine spaziale, che viene vista prima di essere decifrata. La lettura di una pagina può essere dunque aperta a un percorso libero e potenziale che non segue un cammino obbligato, e risultare perciò «eminentemente comparativa e costellante». Questo aspetto risalta in particolare quando un uso marcato o anomalo della disposizione testuale rimuove l’abitudine e gli automatismi di lettura, facendo emergere quella che Andrea Zanzotto ha definito una sorta di «polidimensionalità» del testo scritto, – specie se si tratta di poesia – in cui interagiscono tempo, spazio, suono e significati.
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