Published March 23, 2021 | Version v1
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Evoluzione dell'Open Access a vent'anni dal suo esordio: un viaggio in continuo divenire

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Presentazione alla giornata di studi sull'Open Access Scienza Aperta. Open Access e Copyright nel Mondo della Ricerca, organizzata dall'Università degli Studi della Tuscia, 24 marzo 2021. L'Open Access è oggi collocato nel più ampio cappello di Open Science, importanti sono gli otto pilastri dell'OS e la tassonomia FOSTER.... La scienza aperta è definita in senso ampio come "un cambiamento sistemico nel modus operandi di fare ricerca e organizzare la scienza". In generale, il cambio di paradigma incarnato da Open Science si riferisce al rapido sviluppo di modalità interattive e collaborative di acquisizione, generazione e diffusione della conoscenza, facilitate da reti che si basano su strumenti di informazione e comunicazione moderni. Questa recente evoluzione comprende diverse tendenze e fenomeni correlati, che vanno dalla scienza dei cittadini al web 2.0. La presentazione traccia l'evoluzione dell'Open Access in questi vent'anni, dal suo sorgere fino ai nostri giorni, toccando le tappe più importanti, guardando a quanta strada si è fatta e quanta ne resta ancora da fare, anche se forse una meta nell'Open Access non c'è perché l'OA è un viaggio in continuo divenire. Come la comunicazione scientifica si modifica così si modificano strade e percorsi per raggiungere l’accesso aperto. Come la scienza evolve in un continuo lavoro di ricerca così l’accesso aperto accompagna questa evoluzione integrando attività di settori correlati. Dal sorgere del movimento OA nel lontano 1999 ad oggi, molti sono stati i risultati importanti raggiunti. Tuttora permangono criticità che  richiedono attenzione, in particolare nell'interpretare le sfumature dei vari colori dell'OA:  le due vie, la verde (deposito negli archivi aperti o repository) e la d'oro (pubblicazione in riviste ad accesso aperto) non sono più le sole due opzioni, ma ad oggi vi sono sfumature che segnano strade diverse come la via di bronzo o la via rossa (APC e i profitti degli oligopoli commerciali) o la nera (editoria predatoria) che è caratterizzata anche dalle cosiddette biblioteche ombra.  L'analisi sulla crescita delle risorse Open Access nei vari contesti è comunque un'avanzata positiva. I repository dei territori verdi (IR, disciplinari e repository di dati di ricerca), le directories (riviste, monografie e archivi), segnano un trend in crescita. La presentazione compara brevemente modelli di archivi OA di tipo commerciale, andando a guardare anche i nuovi modelli di archivi di pre-print e la connessione con la citizen science e il giornalismo scientifico. 

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