Published July 6, 2023 | Version v1
Thesis Open

La disseminazione della conoscenza scientifica tra le roads dell'Open Access nell'Università degli Studi di Milano

  • 1. University of Milan
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Description

A partire dal XVII secolo, le riviste si sono affermate come canale prediletto della moderna comunicazione scientifica: con la sua forma agile e sintetica, l’articolo ha costituito il veicolo ideale attraverso il quale diffondere rapidamente e in modo capillare i risultati della ricerca nei campi delle STM, permettendo al contempo alla propria comunità di riferimento di verificare la qualità e la veridicità delle scoperte riportate – attraverso la peer-review – nonché assicurando, in termini di tempo, il primato delle scoperte. Questa modalità di comunicazione, ancora oggi in vigore, è stata interessata nel corso del Novecento da una serie di cambiamenti, che hanno finito per consolidarsi come prassi disfunzionali e ostacoli alla diffusione stessa del sapere scientifico, rendendo le riviste scientifiche degli strumenti di controllo dell’accesso alla scienza e di valutazione dei ricercatori piuttosto che dispositivi volti alla diffusione delle scoperte in grado di produrre benessere collettivo. Spinte non concertate di opposizione a tale paradigma, mosse soprattutto dalla serial crisis pricing e dalla volontà di opporsi all'oligopolio degli editori commerciali andatosi a creare, hanno finito per convergere all’inizio del nuovo millennio, concretizzandosi formalmente con la nascita e con la diffusione del movimento Open Access (OA), per l’accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche.

Il movimento OA ha interessato il paradigma concettuale alla base della produzione scientifica, ripensando strutturalmente tutto il processo di comunicazione e diffusione dei risultati scientifici, riscoprendo l’antica tradizione che muoveva la condivisione delle scoperte senza la segretezza attraverso un nuovo mezzo: Internet. Le possibilità offerte dal digitale, infatti, hanno permesso di trasformare radicalmente le modalità di comunicazione della conoscenza scientifica, di amplificarne la portata e di elaborare due nuove strategie per la disseminazione dei risultati, come esplicitato nel 2002 all’interno della Budapest Open Access Initiative (BOAI), il manifesto fondante dell’accesso aperto: attraverso l’(auto)archiviazione all’interno degli archivi elettronici aperti (i repository) dei prodotti della ricerca, a seguito della loro pubblicazione entro periodici scientifici (la cosiddetta green road), e con la creazione di riviste open access (la gold road), che permettessero a chiunque di accedere ai risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici senza dover pagare.

L’applicazione sinergica delle due strategie delineate da BOAI ha coinvolto il mondo editoriale e il mondo accademico: all’interno della presente trattazione, si vuole evidenziare come il progetto promosso dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione (DeFENS) dell’Università degli Studi di Milano, volto a digitalizzare il pregresso cartaceo delle due riviste scientifiche Annali di Microbiologia e Bollettino di Zoologia Agraria e Bachicoltura, risponda nelle intenzioni, nelle azioni e nelle prospettive ai principi dell’Open Access.

Il capitolo d’apertura - prendendo spunto da una letteratura già sterminata - vuole fornire una panoramica teorica sull’Open Access, ripercorrendone la genesi e l’articolazione, mostrando la diffusione del movimento, le parti in gioco (editori, atenei, biblioteche, ricercatori) e le novità, sia concettuali sia strumentali, introdotte dal nuovo paradigma all’interno del sistema di produzione e comunicazione del sapere scientifico. Si evidenzieranno, altresì, i limiti materiali e concettuali che ancora oggi ostacolano la piena affermazione dell’Open Access.


Nel secondo capitolo, invece, si vedrà come l’Open Access è stato attuato e integrato all’interno del mondo accademico. Ci si concentrerà sul caso specifico dell’Università degli Studi di Milano, ripercorrendo le tappe principali dell’accesso aperto all’interno dell’ateneo meneghino: l’adesione ai principi della Berlin Declaration con la Dichiarazione di Messina (2004), la creazione del repository istituzionale AIR (Archivio Istituzionale della Ricerca), la nascita della Milano University Press (MilanoUP) e, in particolare, della piattaforma di riviste diamond open access Riviste UNIMI. L’attenzione verterà sull’analisi della Policy Open Access, della Policy di AIR e dei regolamenti della Statale, osservando come – a livello programmatico e di azione – l’ateneo abbia recepito quanto previsto all’interno delle diverse Linee Guida emanate negli anni dal Gruppo Open Access della CRUI e dalla Raccomandazione 2012/417/UE del 17 luglio 2012 (sull’accesso all’informazione scientifica e sulla sua conservazione) in merito ai principi dell’Open Access e dell’Open Science. Le azioni saranno lette anche attraverso la lente delle Relazioni Annuali prodotte dal 2017 al 2022 dalla Commissione Open Science della Statale.


Nella terza parte, si presenterà il progetto di digitalizzazione del DeFENS, chiarendo come tale lavoro risponda alla precipua intenzione del Dipartimento di contribuire alle politiche Open Science e Open Access dell’università e specificando il ruolo svolto delle pratiche di digitalizzazione come supporto all’accesso aperto, per assicurare la disseminazione, la conservazione e la preservazione di manufatti analogici in ambiente digitale. Il case study verrà descritto nelle fasi in cui è stato articolato il workflow: il progetto di digitalizzazione nelle sue premesse e nella sua progettazione in termini di risorse umane, economiche e di tempo; la storia delle due riviste interessate dalla digitalizzazione e i motivi che hanno portato al loro inserimento all’interno delle politiche open access; le azioni concrete compiute sul corpus cartaceo, nello specifico nelle fasi di scelta, scansione e applicazione dell’OCR compiute sui volumi, con riguardo anche alle criticità; l’archiviazione digitale dei prodotti ottenuti, compiuta di concerto con l’Ufficio di Supporto alle Politiche Open Science; lo stato attuale del progetto e le prospettive future che andranno a interessarlo, in termini di conclusione del processo, di disseminazione e di implicazioni a fronte della liberazione degli articoli contenuti nei due periodici scientifici.

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Since the seventeenth century, journals have established themselves as the favorite channel of modern scientific communication: the article has been the ideal vehicle through which to disseminate rapidly and in a capillary way the results of research in the fields of the STMs, while allowing its reference community to verify the quality and veracity of the reported discoveries - through peer-review - as well as ensuring, in terms of time, the primacy of the discoveries.

This mode of communication, still in force today, was affected during the twentieth century by a series of changes, which ended up consolidating themselves as dysfunctional practices and obstacles to the very diffusion of scientific knowledge, making scientific journals tools for controlling the access to science and evaluation of researchers rather than devices aimed at disseminating discoveries capable of producing collective wellness. Unconcerted pushes of opposition to this paradigm, moved above all by the serial crisis pricing and by the desire to oppose the oligopoly of commercial publishers that had arisen, ended up converging at the beginning of the new millennium, formally materializing with the birth and diffusion of the Open Access (OA) movement, for open access to scientific publications.

The OA movement has involved the conceptual paradigm at the basis of scientific production, structurally rethinking the whole process of communication and dissemination of scientific results, rediscovering the ancient tradition that moved the sharing of discoveries without secrecy through a new medium: Internet. The possibilities offered by digital technology have made it possible to radically transform the methods of communicating scientific knowledge, to amplify its scope and to develop two new strategies for the dissemination of results, as made explicit in 2002 within the Budapest Open Access Initiative (BOAI), the founding statement of Open Access: through (self) archiving within open electronic archives (repositories) of research products, following their publication in scientific periodicals (the so-called green road), and with the creation of open access journals (the gold road), which would allow anyone to access the results of publicly funded research without paying.

The synergistic application of the BOAI's two strategies has involved the publishing world and the academic world: within the present discussion, we want to highlight how the project promoted by the Department of Food and Nutrition Sciences (DeFENS) of the University of Studi di Milano, aimed at digitizing the previous analogic copies of the two scientific journals Annali di Microbiologia (now Annals of Microbiology) and Bollettino di Zoologia Agraria e Bachicoltura (now Journal of Entomological and Acarological Research), responds in intentions, actions and perspectives to the principles of Open Access.

The opening chapter aims to provide a theoretical overview of Open Access, retracing its genesis and articulation, showing the diffusion of the movement, the parties involved (publishers, universities, libraries, researchers) and the innovations, both conceptual and instrumental, introduced by the new paradigm within the system of production and communication of scientific knowledge. The material and conceptual limits that still today hinder the full affirmation of Open Access will also be highlighted.

In the second chapter, we will see how Open Access has been implemented and integrated within the academic world. We will focus on the specific case of the University of Milan, retracing the main stages of Open Access within this university: adherence to the principles of the Berlin Declaration with the Messina Declaration (2004), the creation of the repository AIR (Institutional Research Archive), the birth of the Milano University Press (MilanoUP) and, in particular, of the diamond open access e-journals platform Riviste UNIMI. Attention will focus on the analysis of the Open Access Policy, the AIR Policy and the regulations of the university, observing how - at a programmatic and action level - the University of Milan has implemented the provisions of the various Guidelines issued over the years by the Open Access Group of the CRUI and by Recommendation 2012/417/EU of 17 July 2012 (on access to scientific information and its conservation) regarding the principles of Open Access and Open Science. The actions will also be read through the lens of the Annual Reports produced from 2017 to 2022 by the University of Milan's Open Science Commission.

In the last chapter, the DeFENS digitization project will be presented, clarifying how this work responds to the main intention of the Department to contribute to the University of Milan's Open Science and Open Access policies and specifying the role played by digitization practices in supporting Open Access, to ensure the dissemination, conservation and preservation of analog artefacts in a digital environment. The case study will be described in the stages in which the workflow was articulated: the digitization project in its premises and in its planning in terms of human, economic and time resources; the history of the two journals affected by digitization and the reasons that led to their inclusion in open access policies; the concrete actions carried out on the paper corpus, specifically in the phases of selection, scanning and application of the OCR carried out on the volumes, also with regard to critical issues; the digital archiving of the products obtained, carried out in concert with the Open Science Policy Support Office; the current state of the project and the future prospects that will affect it, in terms of conclusion of the process, dissemination and implications in view of the release of the articles contained in the two scientific periodicals.

Notes

I riferimenti bibliografici sono quasi interamente ad accesso aperto. -- The bibliographic references are mostly open access.

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LA DISSEMINAZIONE DELLA CONOSCENZA SCIENTIFICA TRA LE ROADS DELL'OPEN ACCESS NELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO.pdf

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