Published March 15, 2022
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Il buco nero della poesia. Versi e vortici celesti in Primo Levi
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L’attività poetica del chimico torinese, come ben evidenzia Enrico Mattioda, «sfugge alla progettazione dell’autore e si presenta come un’emergenza di stadi profondi»: si alternano, dunque, versi ispirati ora all’esperienza di detenuto ad Auschwitz ora agli interessi scientifici. Questa tendenza a «produrre a folgorazioni» caratterizza tutta la scrittura in versi di Levi, che non procede mai in maniera metodica, piuttosto con fare incerto e curioso parallelamente alla sua produzione in prosa.
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