Diversificazione e sostenibilita dei sistemi colturali: I primi resulati di un Monitoraggio di un campione di esperienze italiane
Description
Nell’ambito del progetto europeo DiverImpacts (www.diverimpacts.net), il cui scopo principale è quello di studiare come la diversificazione dei sistemi colturali possa promuovere una agricoltura più sostenibile per l’ambiente e che sia allo stesso tempo redditizia per i produttori ed economicamente sostenibile per i consumatori, è stato realizzato un sondaggio che ha coinvolto 20 sperienze di diversificazione colturale attuate in Italia negli ultimi anni, con l’obiettivo di mettere in luce le ragioni che Hanno determinato le azioni di trasformazioni intraprese ed il livello di successo percepito dai partecipanti. Il campione considerato è molto erogeneo e include esperienze sviluppate da piccole aziende agricole certificate biologiche, aziende agricole convenzionali perimentali, grandi iniziative sviluppate dall’industria agro-alimentare (grande distribuzione), che vedono coinvolte centinaia d aziende agricole in varie regioni italiane. Questa eterogeneità di esperienze mira a rappresentare quanto più possibile (nei limiti delle risorse disponibili) l’eterogeneità presente nel panorama italiano. Il sondaggio è stato svolto mediante la somministrazione di un uestionario di tipo qualitativo (a domande predeterminate), a persone che hanno avuto un ruolo rilevante in queste iniziative di iversificazione (in genere agricoltori o tecnici). Il questionario è stato sviluppato attraverso una consultazione trai partner di progetto e mirava a raccogliere informazioni sulla valutazione dei risultati dell’iniziativa da parte dell’intervistato (che rispondeva relativamente al suo ruolo nell’iniziativa, per esempio, quale agricoltore, tecnico,o altro ruolo).
Il limitato numero di esperienze considerate, e le differenti caratteristiche delle realtà investigate (distribuzione sul territorio italiano, caratteristiche geografico-climatiche, tipi di colture, sistemi di produzione, biologiche e convenzionali etc.), fa sì che ognuna di ueste esperienze possa essere considerata una singolarità nel campione. Se da un lato ciò non consente un trattamento statistico classico delle informazioni, dall’altro questa alta eterogeneità offre una interessante opportunità per trarre preziose indicazioni dall’individuazione di problematiche comuni a tutte le esperienze (o a un gran numero di queste). Per cui, nonostante i limiti del lavoro, crediamo che, per le sue stesse caratteristiche, esso possa fornire dei risultati interessanti, e utili a promuovere future ricerche più ampie ed approfondite.
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