Published March 10, 2013 | Version v1
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Introduzione alla riqualificazione energetica ed ambientale degli edifici storici: il caso "Roma"

  • 1. Dipartimento DATA Design, Tecnologia Dell'architettura, Territorio e Ambiente, Via Flaminia 72, 00196 Roma.
  • 2. CITERA Centro Interdipartimentale Territorio Edilizia Restauro Architettura CITERA Sapienza Università di Roma, Via Antonio Gramsci, 53 - 00197 Roma

Description

Per edificio storico, in questo scritto, si intende un manufatto edilizio che non rientra, in quanto non
direttamente compreso e codificato, nelle categorie di tutela e valorizzazione previste dal Codice dei beni
culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42). La storicità dell’edificio è definita in
funzione dello specifico periodo storico italiano cosiddetto postunitario (1871-1942). La forma urbana, i tipi
edilizi, le tecniche costruttive e le tecnologie dei materiali utilizzate non rientrano in una categoria di
particolare interesse e pregio tali da garantirne la tutela come previsto dal codice dei beni culturali.
Se si analizza il caso della città di Roma a partire dal 1871 al 1942, la nuova capitale dello stato italiano, in
tale periodo, è stata interessata da una crescita urbana e demografica molto intensa che ha conferito alla
città eterna nuovo volto oltre alla sua nuova identità politica. In tale periodo Roma si è dotata di quattro
piani regolatori (PRG): nel 1873 con il piano Viviani, nel 1883 sempre a cura dell’ing. Viviani, nel 1909 il
piano Sanjust e nel 1931 di Giovannoni, Piacentini e Munoz.

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